Emergenza Idrica 2025

Lo stato di severità idrica a scala nazionale è ottenuto sulla base delle risultanze delle riunioni degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici e degli aggiornamenti comunicati dalle Autorità di Bacino Distrettuale, che coordinano gli Osservatori. Gli Osservatori sono stati istituiti, a partire dal 2016, nei sette Distretti idrografici in cui è ripartito il territorio nazionale, e costituiscono misura del Piano di Gestione delle Acque, ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE.

Nell’ambito delle attività di monitoraggio delle fonti gestite, Alto Calore Servizi ha evidenziato, già a partire dallo scorso mese di febbraio, una probabile situazione di emergenza per l’estate e autunno 2025 per quanto riguarda gli approvvigionamenti idrici per uso potabile nel territorio delle Province di Avellino e Benevento.
Le ultime rilevazioni, aggiornate al 30 aprile, confermano il trend già delineato a inizio anno con un deficit di disponibilità alle fonti stimato in misura del 43% rispetto alle medie del periodo 2011÷2024; al momento ciò non determina particolari criticità gestionali in quanto tale deficit incide quasi esclusivamente sulle aliquote di sfioro che, di conseguenza, risultano essere estremamente ridotte, in alcuni casi addirittura azzerate, rispetto alle medie storiche.

Appare però evidente che per i prossimi mesi potrebbero verificarsi situazioni di emergenza in relazione al fisiologico calo delle portate che di norma si registra a partire dal mese di giugno, anche perché l’analisi dei dati pluviometrici evidenzia, per il territorio di interesse e con riferimento all’anno idrologico in corso (Ottobre 2024 – Aprile 2025), una significativa diminuzione, stimata nell’ordine del 23% rispetto alla media del ventennio precedente.
Rispetto all’anno idrologico precedente (Ottobre 2023 – Aprile 2024), il deficit pluviometrico si attesta intorno al 19,5%, mentre il confronto con il periodo Ottobre 2016 – Marzo 2017 evidenzia una lieve differenza positiva delle precipitazioni medie cumulate (725,7 mm di pioggia per l’anno in corso contro 650,8 mm di pioggia).
Quest’ultimo confronto è ritenuto particolarmente significato in quanto l’estate del 2017 è stato caratterizzato dalla più grave emergenza idrica degli ultimi anni che interessò l’intero ambito regionale, oltre che diverse altre aree del territorio nazionale.
Anche le sorgenti di Cassano Irpino, gestite dall’Acquedotto Pugliese ma che comunque alimentano (attraverso il sistema delle Grandi Adduzioni di Interesse Regionale) gli acquedotti gestiti da Alto Calore Servizi, evidenziano una riduzione della disponibilità di circa 740 l/s rispetto ad aprile 2024, dato significativamente inferiore rispetto all’analogo periodo dell’anno 2017.

LE AZIONI INTRAPRESE PER LA MITIGAZIONE DELLA CRISI
Al fine di attenuare i possibili disagi per la popolazione servita sono state programmate, e in parte già messo in atto, diverse azioni inquadrabili come interventi di efficientamento a breve e medio termine, attraverso le quali si stima una significativa riduzione del fabbisogno complessivo, stimata in misura di 100 ÷ 150 l/s, e soprattutto di fornire strumenti digitali tali da consentire una gestione più efficiente della crisi idrica nel prossimo periodo estivo-autunnale.
Dopo aver quasi completamente azzerato gli interventi di riparazione arretrati sulle reti distributrici, anche attraverso il potenziamento della Centrale Operativa Guasti aziendale (attiva H24, contattabile da tutti i cittadini, oltre che dalle Pubbliche Amministrazioni, prioritariamente attraverso il numero verde dedicato 800 954 430) per efficientare il processo di gestione a guasto delle infrastrutture idriche e ridurre i tempi di intervento delle riparazioni di perdite idriche, sono state messe in campo le seguenti attività:
Avvio di una campagna di ricerca perdite sul sistema di adduzione, compreso i tratti inseriti nel sistema delle Grandi Adduzioni Primarie di Interesse Regionale provvisoriamente gestiti in attesa della individuazione del soggetto gestore, individuando 46 interventi prioritari su condotte del diametro variabile tra 80 e 900 mm per i quali è stato avviato l’iter per la risoluzione, attraverso strumenti operativi immediatamente utilizzabili, quali accordi quadro o altre forme di affidamento per l’esecuzione degli interventi di riparazione sulle condotte adduttrici.
Avvio delle attività per la graduale digitalizzazione delle reti, a loro volta propedeutiche alla distrettualizzazione per la gestione delle pressioni, nonché alla attivazione di un programma organico di ricerca delle perdite “occulte”, da ritenere assolutamente prioritario anche in relazione alla diffusa vetustà delle reti e degli impianti gestiti.
Previsione dell’ammodernamento e ampliamento del sistema di telecontrollo, finalizzato alla razionalizzazione delle attività gestionali per l’esecuzione delle manovre di chiusura/apertura presso i serbatoi ritenuti particolarmente “sensibili”.
Previsione della riduzione delle criticità rilevate sugli impianti idrici di sollevamento mediante l’integrazione e/o sostituzione di apparecchiature elettromeccaniche e cabine.