Emergenza Idrica 2025

Lo stato di severità idrica a scala nazionale è ottenuto sulla base delle risultanze delle riunioni degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici e degli aggiornamenti comunicati dalle Autorità di Bacino Distrettuale, che coordinano gli Osservatori. Gli Osservatori sono stati istituiti, a partire dal 2016, nei sette Distretti idrografici in cui è ripartito il territorio nazionale, e costituiscono misura del Piano di Gestione delle Acque, ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE.


L’estate 2025 è stata caratterizzata da temperature elevate, con frequenti ondate di calore, e da precipitazioni inferiori alla media del ventennio precedente; un analogo andamento pluviometrico è stato registrato per l’intero anno idrologico (Ottobre 2024 ÷ Luglio 2025), in particolare nei mesi autunnali e invernali con la sola eccezione di dicembre, incidendo negativamente sulla ricarica degli acquiferi.

Infatti, già dal mese di febbraio 2025 erano state segnalate evidenti anomalie basate sulla valutazione dei dati di portata naturali effluenti dalle sorgenti e sull’andamento del livello della falda idrica nei principali pozzi gestiti, segnali interpretati come precursori di una possibile situazione di criticità per il periodo estivo.
L’aggiornamento mensile delle osservazioni ha confermato la tendenza delineata nel mese di febbraio, fino a determinare una situazione di vera e propria emergenza per l’approvvigionamento idrico dei 126 Comuni serviti, che viene sintetizzata nei seguenti report.
L’andamento idrologico delle fonti utilizzate da Alto Calore Servizi è riportato nelle seguenti tabelle che, nella sezione con sfondo verde, riportano i valori delle portate naturali rilevate presso 24 sorgenti, ritenute rappresentative della totalità delle fonti gestite, riferiti all’ultimo quadrimestre.
I suddetti valori sono stati confrontati con le portate medie del periodo 2011÷2024 (sfondo giallo) e con le portate registrate nel medesimo arco temporale riferito al 2024 (sfondo azzurro).




Dall’analisi dei dati si evidenzia nell’ultimo mese una ulteriore riduzione delle portate naturali presso i principali gruppi sorgivi monitorati, con una diminuzione complessiva della disponibilità idrica dell’ordine del 30% (211,1 l/s al 19 luglio e 147,9 l/s al 18 agosto).
Rispetto alle medie storiche del periodo 2011 ÷ 2024 la disponibilità idrica ha subìto una diminuzione del 41,3% mentre il confronto con l’anno 2024 riporta una sostanziale convergenza dei dati.
Anche l’andamento idrologico dei principali gruppi sorgentizi utilizzati per soddisfare le esigenze idropotabili negli Ambiti Distrettuali “Irpino” e “Sannita” conferma una situazione di elevata criticità, come evidenziato dai dati riferiti alle sorgenti di Cassano Irpino, gestite da AQP e in parte destinate anche all’alimentazione del sistema delle Grandi Adduzioni Primarie di Interesse Regionale a servizio di 76 comuni dell’Irpinia e del Sannio in cui il servizio idrico è gestito da Alto Calore Servizi.
Il valore della portata riferito a fine luglio, pari a 1.610 l/s, riporta una diminuzione di circa 500 l/s rispetto al 2024 e rappresenta il minimo del periodo considerato, essendo inferiore anche al dato registrato a giugno 2017, anno caratterizzato da un’emergenza idrica a scala nazionale.

Per completare il quadro complessivo sullo stato delle risorse idriche occorre considerare anche l’andamento degli acquiferi “profondi”; infatti una significativa parte, corrispondente mediamente al 40% del totale, delle risorse idriche distribuite da Alto Calore Servizi viene prelevata tramite 16 campi pozzi, attraverso cui vengono captati gli acquiferi presenti nel territorio irpino-sannita.
La portata derivabile da tale tipologia di captazione risente, oltre che degli aspetti tecnico-gestionali, anche delle variazioni del livello piezometrico delle falde. A tal proposito si riportano, a titolo esemplificativo, i valori medi mensili delle portate derivate da tre campi pozzi relativi agli anni 2024 e 2025.
Mentre per i pozzi di Serino e Santo Stefano del Sole si registra un andamento sostanzialmente regolare degli emungimenti, il pozzo di Sorbo Serpico ha evidenziato una graduale riduzione della portata derivabile che allo stato è pari a circa 120 l/s, rispetto ai circa 175 l/s derivati fino a giugno del 2024.


ANDAMENTO PLUVIOMETRICO NEL TERRITORIO IRPINO-SANNITA
Sono state considerate le medie delle osservazioni pluviometriche presso 31 stazioni gestite dal Centro Funzionale Multirischi della Protezione Civile; il dato complessivo denota al 31 luglio un deficit di circa 316 mm di pioggia, corrispondente al -28% rispetto ai valori medi del periodo 2000 ÷ 2024.
Di conseguenza, non sono al momento prevedibili significative variazioni in positivo per i prossimi mesi per quanto riguarda la disponibilità idrica presso le fonti gestite.

LE AZIONI INTRAPRESE PER LA MITIGAZIONE DELLA CRISI
Al fine di attenuare i possibili disagi per la popolazione servita sono state programmate, e in parte già messo in atto, diverse azioni inquadrabili come interventi di efficientamento a breve e medio termine, attraverso le quali si stima una significativa riduzione del fabbisogno complessivo, stimata in misura di 100 ÷ 150 l/s, e soprattutto di fornire strumenti digitali tali da consentire una gestione più efficiente della crisi idrica nel prossimo periodo estivo-autunnale.
Dopo aver quasi completamente azzerato gli interventi di riparazione arretrati sulle reti distributrici, anche attraverso il potenziamento della Centrale Operativa Guasti aziendale (attiva H24, contattabile da tutti i cittadini, oltre che dalle Pubbliche Amministrazioni, prioritariamente attraverso il numero verde dedicato 800 954 430) per efficientare il processo di gestione a guasto delle infrastrutture idriche e ridurre i tempi di intervento delle riparazioni di perdite idriche, sono state messe in campo le seguenti attività:
Avvio di una campagna di ricerca perdite sul sistema di adduzione, compreso i tratti inseriti nel sistema delle Grandi Adduzioni Primarie di Interesse Regionale provvisoriamente gestiti in attesa della individuazione del soggetto gestore, individuando 46 interventi prioritari su condotte del diametro variabile tra 80 e 900 mm per i quali è stato avviato l’iter per la risoluzione, attraverso strumenti operativi immediatamente utilizzabili, quali accordi quadro o altre forme di affidamento per l’esecuzione degli interventi di riparazione sulle condotte adduttrici.
Avvio delle attività per la graduale digitalizzazione delle reti, a loro volta propedeutiche alla distrettualizzazione per la gestione delle pressioni, nonché alla attivazione di un programma organico di ricerca delle perdite “occulte”, da ritenere assolutamente prioritario anche in relazione alla diffusa vetustà delle reti e degli impianti gestiti.
Previsione dell’ammodernamento e ampliamento del sistema di telecontrollo, finalizzato alla razionalizzazione delle attività gestionali per l’esecuzione delle manovre di chiusura/apertura presso i serbatoi ritenuti particolarmente “sensibili”, di seguito così distinti:
- 35 interventi di ammodernamento su siti già tele controllati;
- 29 nuove installazioni presso siti già alimentati dalla rete elettrica;
- 59 nuove installazioni presso siti sprovvisti di alimentazione elettrica.
Previsione della riduzione delle criticità rilevate sugli impianti idrici di sollevamento mediante l’integrazione e/o sostituzione di apparecchiature elettromeccaniche e cabine.